Il fascino del lato oscuro, nella dicotomia ben-male che da sempre è protagonista di saghe letterarie, fiabe, film, è innegabile e tutti ne siamo un pochino succubi quando ci troviamo di fronte personaggi “cattivi” molto ben delineati, con forte personalità e caratteristiche, anche di stile, decisamente cool.
Il cinema, affidando il ruolo di “cattiva” ad attrici carismatiche e bellissime conferma questa tendenza: l’ultimo esempio è dato dal film Maleficent, in prossima uscita, che già dal titolo rivela una forte attenzione al personaggio “negativo” della tradizione, la strega cattiva della fiaba “La bella addormentata nel bosco”, impersonata dalla meravigliosa Angelina Jolie.
Prima di lei, nel 2012, la statuaria Charlize Theron ha impersonato la perfida regina Ravenna, matrigna di Biancaneve, nella versione cinematografica dark della fiaba, “Biancaneve e il cacciatore”. Anche in questo caso la regina, vero motore dell’azione, ha avuto un ruolo molto più importante che nelle versioni precedenti, addirittura conquistandosi un nome proprio e una storia familiare personale che mai in precedenza aveva avuto. Nel film, anche Biancaneve (Kristen Stewart, famosa come “Bella” della saga Twilight) non era uno stinco di santo: a parte la rappresentazione più “attiva” (era una ragazza tutt’altro che indifesa, sapeva tirare con l’arco, cavalcare e tirare fendenti), nel finale si lasciava intendere che un pensierino sul rude cacciatore piuttosto che sull’efebico principe ce l’aveva fatto. E forse qualcosa in più di un pensiero. Mentre l’amazzone Biancaneve vestiva panni quasi cavallereschi e un’armatura luccicante alla Giovanna D’Arco, la regina Ravenna sfoggiava sontuosi abiti tutti neri, con strascichi, pizzi e bagliori di cristalli (neri) sapientemente dosati.
Foto: http://www.stylenoir.co.uk/costume-designer-colleen-atwood-snow-white-and-the-huntsman/
Ancora qualche anno prima, una strepitosa Michelle Pfeiffer combatteva contro la vecchiaia da strega e i segni millenari del tempo uccidendo giovani fanciulle con poteri magici in “Stardust”. Da strega giovane, gli abiti e i capelli erano favolosi, niente e che vedere con la semplicità delle tuniche pastello della stella caduta da cielo e impersonata da Claire Danes.
Foto:http://movies.about.com/od/stardust/ig/Stardust-Photos/stardustpic4.htm
Anche la malvagia strega Monica Bellucci in “I fratelli Grimm e l’incantevole strega” sfoggiava cappe d’ermellino e drappeggi di velluto rosso, gioielli e pizzi raffinati per sedurre i malcapitati che riuscivano ad arrivare alla sua torre (questo dopo uno spuntino di sangue umano fresco, ovviamente, altrimenti anche lei era poco più che una mummia incartapecorita).
Foto: http://www.movieplayer.it/foto/monica-bellucci-e-l-incantevole-strega-in-una-scena-de-i-fratelli-grimm_17685/
La più frivolmente perfida comunque rimane lei, in tutte le sue versioni, dai cartoon al cinema: Crudelia DeMon, pronta a sacrificare piccole vite di cuccioli nel nome del fashion, solo per avere la pelliccia più particolare di tutte, quella in pelle di dalmata. Niente poteri magici, solo un paio di scagnozzi ben pagati e un sacco di stile (tubino, filo di perle, bocchino per sigaretta, il tutto molto anni ’20), in nome del quale perpetrare crimini sugli animali. Siamo sicuri che fosse solo fiction?