Il tabarro è un’opera in un atto di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Adami.Fa parte del Trittico, insieme a “Gianni Schicchi” e “Suor Angelica”.
Michele è il padrone di un barcone che solca la Senna e marito di Giorgetta, una parigina molto più giovane di lui. Da qualche tempo sospetta che la moglie, sempre più insofferente e scontrosa, lo tradisca con un altro uomo. Il sospetto è fondato: Giorgetta è innamorata di Luigi, un giovane scaricatore che ogni sera, richiamato dal tenue chiarore di un fiammifero acceso, la raggiunge protetto dall’oscurità.
Michele tenta di risvegliare nell’animo della moglie l’amore di un tempo ricordandole il loro bimbo e i momenti in cui per gioco cercavano rifugio nel suo tabarro. Ma quando tenta di stringerla fra le braccia, la moglie si ritrae adducendo un pretesto. Quindi si ritira nella sua stanza in attesa che il marito si addormenti, per poi incontrarsi con Luigi.
Michele indugia, riflettendo su chi possa essere l’amante della moglie e meditando vendetta, quindi accende la pipa. Attirato dal segnale luminoso, Luigi balza sul barcone credendo di trovarci l’amante; ma Michele lo immobilizza, lo costringe a confessare la tresca e infine lo strangola. Quindi ne avvolge il corpo dentro al suo tabarro. Giorgetta torna in coperta, come colta da uno strano presentimento, ma quando si avvicina a Michele, questi apre il tabarro lasciando cadere a terra il cadavere di Luigi.
Nella foto , Barbara Fashiontheater sistema Giorgetta. Costume di Gianluca Falaschi per il teatro Comunale di Modena.