Corcos: ritratti e abiti da sogno

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Corcos: ritratti e abiti da sogno

Atmosfere sognanti, dame sorridenti, a volte enigmatiche, ma sempre elegantissime, paesaggi assolati e colori vividi.
Ecco cosa vi dovete aspettare dalla mostra “Corcos. Ritratti e sogni” di Palazzo Pallavicini a Bologna, prolungata fino al 27 giugno 2021.
Ho approfittato degli ultimi giorni di “zona gialla” per una fuga culturale e qui vi racconto la prima tappa: il mio obiettivo, come sempre, è approfondire la storia della moda attraverso gli abiti, “materiali” (come vedrete nella seconda puntata!) o “immateriali”, come in questo caso, dove sono solo ritratti.
Vittorio Corcos, nato a Livorno nel 1859, studiò Belle Arti prima a Firenze e poi a Napoli, ma fu grazie al trasferimento a Parigi e alla frequentazione del salotto di De Nittis che la sua fama divenne acclarata e internazionale.
Tornato a Livorno, si contese il primato di “pittore ufficiale dell’alta borghesia” con il ferrarese Giovanni Boldini (siete riusciti a visitare la strepitosa mostra “Boldini e la moda” a Palazzo dei Diamanti del 2019?)
Le dame facoltose amavano il suo stile, ricco di pose e gesti, ma soprattutto reso unico dalla capacità di imitazione dei tessuti, dei ricami, dei gioielli, di ogni dettaglio dell’abito da cui lo spettatore avrebbe facilmente potuto comprendere lo status sociale del personaggio ritratto.
Perfino la principessa Maria José, moglie di Umberto II di Savoia, volle essere ritratta da Corcos, che ne restituì un’immagine fresca, radiosa, dove l’azzurro del suo abito si intona perfettamente con quello dei suoi occhi.

maria josè
L’imponente ritratto dell’attrice Lina Cavalieri, “la donna più bella del mondo”, secondo le cronache del tempo, mette in luce la sua bellezza classica e senza tempo. Corcos valorizza la silhouette “a S” sottolineata dall’abito aderente in vita e con le spalline mollemente abbassate. Il ricamo dell’abito, dettagliato nella parte superiore, sfuma in pennellate fugaci nello strascico, contribuendo a creare un atmosfera rarefatta e sognante, come se l’attrice fosse una creatura da fiaba.

lina cavalieri
Il ritratto, sempre di grandi dimensioni, della nobildonna Elisa Corazzini appare invece molto più aderente alla realtà e con una resa quasi fotografica dell’abito e soprattutto del prezioso ricamo della scollatura e delle spalline.

 

elisa corazzini
Volete sentirvi anche voi una dama della Belle Epoque? Sedetevi sulla panchina dove è stato ricreato il set del celebre ritratto “Sogni” e cercate di riprodurre l’espressione indecifrabile della ragazza. Non dimenticate guanti e maniche a sbuffo!

panchina corcos
Trovate qui le info sulla mostra: https://www.palazzopallavicini.com/

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