Le vacanze sono terminate da meno di un mese ma sembra passato un anno…ecco la nostra tappa Fashiontheater delle ferie in Belgio, tra cioccolato e birrette (poco fashion, lo so), alla scoperta di Anversa, capitale fashion delle Fiandre.
Al MoMu, Mode Museum Antwerp, abbiamo visitato la mostra The Bird of Paradise, una celebrazione dell’uso delle piume nella moda a partire dalla Belle Epoque fino ad oggi.
Utilizzate per decorare boa e cappellini, ombrelli e scarpe, di fagiano, struzzo, oca o marabù, non potevano mancare nel guardaroba della femme fatale, come quelle del soprabito, passato alla storia, di Marlene Dietrich in Shanghai Express. Non ricordo quante migliaia di poveri cigni siano stati spennati per questo meraviglioso capo, ma c’è da dire che è ancora meraviglioso e conservato perfettamente, quindi possiamo dire che il loro sacrificio non sia stato vano.
Tra gli accessori spettacolari, due teche piene di cappellini, una serie di meravigliosi sandali eccentrici, scarpe (quellie nella foto sono di Roger Vivier), borse e ventagli da boudoir.
Tra gli stilisti che si sono cimentati nelle creazioni con piume ci sono Alexander McQueen,
Chanel, Cristóbal Balenciaga, Givenchy, Christian Dior, Luis Vuitton, Yves Saint Laurent e Ann Demeulemeester.
La cosa più strana del museo è che, pur avendo una sterminata collezione permanente, questa non sia accessibile al pubblico, ma gli abiti siano fruibili ai visitatori solo attraverso le mostre tematiche. Una scelta che forse in Italia può apparire insolita, ma a ben pensarci in questo modo si evita proprio l’effetto-museo, ovvero la percezione di qualcosa di statico, immutabile e un po’ ammuffito che permea le teche dei musei tradizionali.Inoltre l’attenzione sul museo e le sue mostre-evento è sempre altissima e il visitatore ogni volta può vedere capi che non aveva visto in precedenza, per cui si può mantenere alta la curiosità per una seconda, terza, quarta visita…intelligente no?