Questo giro andiamo in Romagna, nella capitale bizantina oggi sonnacchiosa: Ravenna.
Abbiamo appuntamento con Roberto Del Teatro delle Albe. il Teatro nasce nel 1983 grazie a Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni.
Nel 1988 la compagnia acquisisce al suo interno dei griots senegalesi: Mandiaye N’Diaye , Mor Awa Niang e El Hadji Niang. La formazione diventa afro-romagnola, e pratica un originale meticciato teatrale che coniuga drammaturgia e danza, musica e dialetti, invenzione e radici.
Ermanna Montanari è anima e motore della compagnia: regista, attrice, scenografa, aiuto costumista, anche se, spiega Roberto, in realtà all’interno della compagnia tutti fanno tutto.
I costumi sono quasi tutti contemporanei oppure vintage originali provenienti dal magazzino di A.N.G.E.L.O., il famosissimo negozio della vicina Lugo, che spesso e volentieri presta abiti e oggetti per i servizi di moda delle riviste più patinate ed è organizzatore di eventi a tema in tutta Italia.
C’è un incredibile e pesantissimo cappotto dell’esercito russo della seconda guerra mondiale, abitini anni 60 e 70, giacche da uomo colorate e rivisitate (molto carina una piena di forchette).
A pranzo andiamo in un posto stranissimo, dove fanno pasta fresca ma la cuociono anche, per cui possiamo ordinare un piatto di cappelletti take away. La leggerezza della formula non equivale a quella del piatto, stracolmo di ragù, che un po’ ci uccide. Ma cappelletto m’hai provocato….
Torniamo in magazzino un po’ meno lucide, vorrei fare una foto a Jean Claude sulla Vespa anni 60 parcheggiata all’interno, dimentica del fatto che purtroppo non piega il busto.
Continuiamo con dei tailleur sartoriali copie esatte delle grandi firme (Chanel, Dolce &Gabbana ecc) e il pezzo forte: Roberto tira fuori uno psichedelico abitino swinging London co cappottino abbinato disegnato nientedimeno che dallo stilista dei Beatles, Ted Lapidus.
Soddisfatte carichiamo tutto e ripartiamo, trasferta romagnola molto positiva!