Venerdì 17, nessun appuntamento ma non ci scoraggiamo: abbiamo un discreto archivio di vintage originale made in mamma&nonna per cui carico Violetta e la porto da Barbara Fashiontheater.
Iniziamo dal facile (e per facile intendo da stirare): jeans a zampa anni ’70 e camicetta con collo a punta, super sintetica, con la rassicurante etichetta: “no stir”.
E io non la stiro. Comunque è perfetta, un paio di occhiali a goccia et voila! La quarta Charlie’s Angels!
Procediamo con abitini anni ’60, tinta unita e stampati, con cappottini più o meno abbinati.
Ho un po’ di terrore nel maneggiare i capi, avrei un vestito anni ’40 della nonna ma non oso metterci mano.
Andiamo coi mitici e mitizzati (da quelli che ci son nati) anni ’80. Troviamo una camicetta degna di Magnum P.I. e la abbiniamo ad una minigonna fluo.
Poi spuntano questi improbabili (nel senso che è davvero improbabile che possano stare bene ad un essere umano) pantaloni rosa luccicanti che Barbara enfatizza ulteriormente con una canotta tono su tono.
Torniamo alle minigonne anni ’60. Poi abiti lunghi ’70, poi tutine ’80.
Il vapore del ferro da stiro unito all’inconfondibile odore di vintage (leggi tanfo di polvere decennale chiusa in un armadio) cominciano a darmi alla testa….