Nel 1862 una bambina di nome Alice Liddel chiese a Charles Lutwidge Dogson (pseudonimo: Lewis Carroll), matematico e fotografo, di raccontarle una storia.
“Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll, uscito nel 1865, compie 150 anni. Dal momento della pubblicazione, il libro non ha mai smesso di essere amato dai bambini e dagli adulti di tutto il mondo, tra ristampe, musical e trasposizioni cinematografiche (l’ultima in ordine di tempo è quella diretta da Tim Burton, non memorabile in quanto ad interpretazione e sceneggiatura, ma impreziosita dagli splendidi costumi di Coleen Atwood)
Per celebrare la ricorrenza, la Royal Mail britannica ha rilasciato un’edizione speciale di dieci francobolli dedicati al libro, illustrati dall’artista Grahame Baker-Smith. Alice, il Bianconiglio, il Cappellaio Matto, il Gatto del Cheshire (Stregatto, per i lettori italiani), la Regina di Cuori hanno ciascuno un’immagine dedicata.
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La straordinarietà di “Alice nel paese delle meraviglie”, deriva dal fatto che la protagonista non è la solita eroina: non è una guerriera, non ha poteri magici. Alice è una bambina come tante, ordinaria, che deve affrontare la stranezza del mondo (degli adulti), dove tutto sembra funzionare al contrario.
Nel Paese delle meraviglie non ci si può fidare di niente e di nessuno: i bizzarri personaggi si esprimono con giochi di parole, il corpo di Alice cresce e rimpicciolisce, causandole non pochi problemi, gli oggetti e gli animali parlano, ma quasi sempre sono scontrosi o arrabbiati. Alice non perde mai la calma e le sue maniere educate, la sua sincerità ed il suo buonsenso.Per questo il fascino della bimba bionda è senza tempo e il suo look e dil suo mondo fantstico hanno influenzato anche la moda e il pop.
La foto dell’interpretazione di Gwen Stefani nel video “What you’re waiting for” è tratta dal sito www.kickthegongaound.com, mentre la foto della campagna di Vogue del 2005 è uno scatto di Annie Leibovitz; cappellaio d’eccezione: Karl Lagerferld.